IL TREKKING FA MALISSIMO

Studi recenti dimostrano che il trekking fa malissimo. Scopri come e perché smettere immediatamente!
Share: Facebook Twitter Linkedin

IL TREKKING FA MALISSIMO

Recenti studi stanno dimostrando che le attività in alta quota ed in particolare il trekking possono provocare gravi danni alla salute mentale di chi li pratica.

In alcuni paesi sono già pronte delle proposte di disegno di legge per vietare o quantomeno regolamentare queste attività nonostante il settore turistico sia sul piede di guerra!

Nel corso di recenti ricerche condotte per produrre una nuova linea di “softwear” per la montagna ancora più performante, una serie di test sono stati condotti su di un campione abbastanza ampio di frequentatori della montagna.

Il campione molto vario comprendeva dalle figure professionali agli sportivi, ai semplici turisti che trascorrono in alta quota poche settimane l’anno. Esclusi dalla statistica gli sciatori che praticano attività esclusivamente in pista.

In particolare il TREKKING e quindi la camminata in quota è un movimento semplice e naturale che si credeva che il nostro corpo avesse bisogno di compiere abitualmente per conservare la buona salute come anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) consiglia di fare (almeno 7.000 passi al giorno per mantenere un livello di salute medio/buono).

Il TREKKING migliora il tono muscolare, irrora le fibre muscolari e rinforza le articolazioni inferiori contrastando alcuni processi degenerativi quali l’osteoporosi, inoltre effettuato con i bastoncini ha effetti benefici anche sugli arti superiori.

E’ un efficace antistress poiché camminando immersi nella natura, nel silenzio, lontano da sollecitazioni aggressive e spesso in solitudine, l’organismo produce endorfina e seratonina.

Stimola inoltre sentimenti positivi tra le persone, creando un clima di solidarietà e condivisione nell’affrontare assieme le difficoltà del percorso.

Ovviamente camminare in montagna permette anche di bruciare calorie e consumare il grasso in eccesso, aiutando a mantenere o riconquistare il peso forma.

Fare TREKKING regolarmente migliora il funzionamento dell’apparato cardiovascolare, favorisce l’elasticità dei vasi sanguigni e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari apportando importanti benefici all’apparato respiratorio, aumentando la frequenza degli atti respiratori e producendo una migliore ossigenazione dei tessuti. …. e allora perché il TREKKING fa malissimo????

Si ha quasi la certezza che la migliore ossigenazione delle cellule in particolare quelle celebrali possa portare ad una maggiore coscienza di se e dell’ambiente che ci circonda.

Quest’ultimo aspetto, unito alla stimolazione di effetti positivi come la solidarietà e la condivisione di esperienze e sensazioni con altri esseri umani costituisce un rischio imminente per tutti e tale rischio dev’essere assolutamente scongiurato.

Molti governi, al fine di evitare che un’eccessiva ossigenazione delle cellule cerebrali possa condurre ad una maggiore capacità critica nella lettura dei giornali, nei servizi d’informazione televisivi ed in fase di voto, stanno prendendo le misure necessarie al fine di evitare sin da subito che la pratica del TREKKING continui a diffondersi sui propri territori nazionali!

Probabilmente anche l’arrampicata su roccia e su ghiaccio e più in generale l’alpinismo verranno a breve regolamentati per salvaguardare la salute di tutti noi.

Trattandosi però di attività meno diffuse tra la popolazione per adesso il disegno di legge si concentrerà unicamente su TREKKING, HIKING e NORD WALKING!

col di lana calze trekking lana merinos elbec

Ps) per tutti quelli con scarsa ossigenazione gerebrale segnale che si tratta di un post ironico o se meglio credete di una fake news

ELBEC "Choose your way”

Autore
Federico Sordini
Federico Sordini
CEO ELBEC
ELBEC viene fondata nel 2015 da me, Federico Sordini, montanaro DOC (Di Origine Cittadina), architetto laureato a Parigi e specializzato in architettura sostenibile a Losanna. Collaboro con le principali organizzazioni non governative internazionali in progetti di emergenza, post urgenza e sviluppo che mi portano a stretto contatto con realtà complesse in Africa, Asia e Sud America. Ambientalista attivo, Alpinista di scarso livello, Amante della Montagna.
Iscriviti alla nostra NEWSLETTER e ottieni
ACCESSO al nostro OUTLET SEGRETO
whatsapp