Il bouldering è una forma di arrampicata che si concentra su pareti di altezza relativamente bassa, generalmente intorno ai quattro metri di altezza.
A differenza dell'arrampicata su corda, nel bouldering non vengono utilizzate corde o imbraghi ma, sotto alla parete, sono presenti dei tappeti di gommapiuma molto spessi per attutire le cadute. Le vie di bouldering, chiamate “blocchi” o “problemi”, sono composte da pochi movimenti ma sono spesso tecnicamente e fisicamente più impegnative rispetto alle vie di arrampicata su corda.
Può essere praticato sia all’interno delle palestre di arrampicata (indoor bouldering) che all’aperto, su massi e/o piccole pareti rocciose.
L’arrampicata boulder prevede un percorso costituito da varie prese da seguire fino ad arrivare in cima: si inizia da un punto di partenza chiamato “start” e si arriva all’ultima presa chiamata “top”. Il blocco si considera chiuso solo dopo che il top è stato tenuto con entrambe le mani per qualche secondo.
La parola "bouldering" deriva dall’inglese “boulder”, il cui significato è quello di masso che può essere arrampicato e in italiano può essere tradotta come "arrampicata su massi". Il bouldering è conosciuto con il termine, oramai decisamente vintage, di “sassismo” il cui significato è decisamente più simile al corrispettivo inglese.
La tecnica svolge un ruolo fondamentale nel bouldering. Nonostante la forza fisica e l’allenamento sia un aspetto importante, la capacità di eseguire i movimenti in modo efficiente è ancora più essenziale. Infatti una buona tecnica consente anche di compensare la mancanza di forza e di risparmiare energia.
La tecnica comprende una serie di elementi, tra cui il controllo del corpo, l’equilibrio, la tenuta delle prese e delle posizioni e la pianificazione dei movimenti.
L'apprendimento della tecnica richiede ovviamente tempo e pratica e permette di scoprire sempre nuovi modi per affrontare le sfide e migliorare costantemente le proprie abilità.
Un po’ come un enigma da risolvere i problemi del bouldering possono essere risolti in maniera diversa da ciascun atleta in base alle proprie predisposizioni fisiche e alla propria abilità.
La differenza più evidente tra il bouldering e il climbing è la lunghezza del percorso da arrampicare. Nel bouldering gli arrampicatori scalano blocchi che vanno da 3 a 6 metri e possono essere completati in pochi minuti. Al contrario, nell'arrampicata tradizionale, le vie possono estendersi per decine o centinaia di metri, richiedendo ore o giorni per essere completate.
La sicurezza è un altro aspetto in cui il bouldering e l'arrampicata si differenziano significativamente. Nel bouldering, non vengono utilizzate né corda né imbrago di sicurezza alla vita ma gli arrampicatori si affidano ai crash pad per ammortizzare le cadute.
Nell'arrampicata tradizionale gli arrampicatori sono assicurati tramite una corda che viene fissata alla parete con dei rinvii e collegata al proprio imbrago. Nel climbing la corda viene gestita da un compagno di arrampicata per proteggere l'arrampicatore da eventuali cadute durante la scalata e per farlo scendere dopo che è arrivato in cima o per continuare su i tiri successivi nel caso di vie con varie lunghezze “multi pitch”. Le nostre calze da arrampicata le abbiamo studiate proprio per queste attività.
Se vogliamo semplificare al massimo possiamo dire che l'obiettivo nel bouldering è risolvere i problemi per raggiungere il “top” utilizzando la tecnica corretta e superando le sfide tecniche e fisiche presentate dal problema, mentre nell’arrampicata l’obiettivo è quello di raggiungere la cima di una montagna o di una parete.
E’ anche vero che l’arrampicata e il bouldering nonostante abbiano evidenti differenze di approccio siano in realtà molto più vicine di quanto non sembri e non è insolito che un atleta passi da un’attività all’altra.
Sebbene il bouldering nasca all’aperto negli anni ‘30 e ’40 come allenamento per alpinisti, già negli anni ’70 si è distinta come attività e sport indipendente.
Con l’avanzare delle tecnologie e la possibilità di creare pareti di arrampicata e boulder completamente artificiali questa disciplina si sta orientando verso l’indoor (attività al chiuso) non solo come allenamento ma come luogo proprio di attività agonistica ed olimpionica.
Il bouldering è uno sport che possono fare tutti, indipendentemente dall’età e dalla forza fisica visto che non richiede conoscenze specifiche dell’arrampicata né l’utilizzo di attrezzature complesse.
Questa disciplina offre una serie di benefici sia di tipo fisico che mentale:
Dal punto di vista fisico sviluppa forza muscolare, equilibrio, flessibilità e resistenza. Coinvolgendo ogni parte del corpo, l’attività di bouldering contribuisce a migliorare la coordinazione e la consapevolezza corporea.
A livello mentale migliora la concentrazione e l’attenzione, indispensabili durante l’arrampicata e la pianificazione dei movimenti.
Sicuramente è indispensabile una buona sessione di riscaldamento prima di iniziare il bouldering e questo è tanto più importante quanto sale l’età di chi si accinge a praticare questa attività.
Le gradazioni della difficoltà o bouldering grading sono un sistema per valutare il livello di difficoltà dei vari “blocchi” o “problemi”. Tengono conto di vari fattori, tra cui la forza richiesta, la tecnica e la lunghezza del percorso.
Queste gradazioni (dette grades o grading) forniscono agli arrampicatori un punto di riferimento per comprendere la complessità di una determinata via o blocco.
Il bouldering ha delle proprie scale di difficoltà e le più utilizzate sono la Hueco (V-grades) e la Fontainebleau (Font-grades), utilizzata in Italia.
La scala Hueco è stata sviluppata negli Stati Uniti ed è un sistema che utilizza la lettera “V” seguita da un numero che va da 0 a 17 rappresentando i livelli di difficoltà in ordine crescente (V0 è il livello di difficoltà più basso e V17 il più alto).
Il sistema Fontainebleau è nato in Francia ed è la scala di valutazione boulder più utilizzata in Europa. Inizia da 1 e arriva fino a 9 e usa le lettere “a”, “b” e “c” insieme a simboli + e – per suddividere ulteriormente i gradi come nella scala francese ma rispetto a questa le difficoltà della Fontainebleau sono maggiori (un 7A di boulder è molto più difficile di una via di 7a in arrampicata classica.
Importante: per sottolineare questa differenza, la scala di Fontainebleau utilizza le lettere in maiuscolo.
TABELLA COMPARATIVA | ||
Bouldering | Arrampicata sportiva | |
Hueco | Fontainebleau | Francese |
V0 | 4 | 6a |
V0+ | 4+ | 6b |
V1 | 5 | 6c |
V2 | 5+ | 6c+ |
V3 | 6A | 7a |
V3/4 | 6A+ | 7a/7a+ |
V4 | 6B | 7a+/7b |
V4/5 | 6B+ | 7b |
V5 | 6C | 7b/7b+ |
V5/6 | 6C+ | 7b+ |
V6 | 7A | 7b+/7c |
V7 | 7A+ | 7c |
V8 | 7B | 7c+/8a |
V8/9 | 7B+ | 8a+ |
V9 | 7C | 8b/8b+ |
V10 | 7C+ | 8c |
V11 | 8A | 8c+ |
V12 | 8A+ | 9a |
V13 | 8B | 9a+ |
V14 | 8B+ | 9b |
V15 | 8C | 9b+ |
V16 | 8C+ | 9c |
V17 | 9A |
L’abbigliamento nel bouldering deve essere comodo e consentire la massima libertà di movimento all’atleta.
Per praticare questo sport sono necessarie delle scarpette da arrampicata e della magnesite (o liquida o in polvere) per migliorare l’aderenza delle mani e mantenerle asciutte.
Se si arrampica sui massi all’aperto è fondamentale utilizzare un materassino da bouldering chiamato boulder crash pad da posizionare sotto l’area di arrampicata per proteggersi dalle cadute accidentali mentre se si arrampica in una palestra (indoor) solitamente non è necessario in quanto le pareti sono già attrezzate con sistemi di sicurezza come tappeti di protezione sottostanti.
Inoltre si possono utilizzare delle spazzole (tipo spazzolini) per pulire le prese e gli appigli dalla polvere, dallo sporco e dalla magnesite lasciata dagli altri climber.
Non esiste un abbigliamento specifico per l’atleta che pratica bouldering poiché oltre alle scarpette, alla magnesite e al crash pad se il tempo lo permette potrebbe anche essere nudo! Sarà però necessario, in particolare per chi pratica bouldering outdoor, avere le precauzione minime di base: scarpe da avvicinamento, giacca a vento, una felpa, un berretto … il tutto in base alla stagione in cui si svolge l’attività.
Sebbene non esistano calze da bouldering ci sentiamo di consigliarvi le nostre calze in lana merinos per l’avvicinamento abbinate ad una scarpa leggera e uno dei nostri berretti di lana fatti a mano con colori unici per far vedere di che pasta siete fatti!
E poi ovviamente le fasce paraorecchie per le mezze stagioni e gli strapiombi umidi e freddi!!!!!
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