Consigli per andare in bagno in natura Consigli per andare in bagno in natura

Facciamola Pulita

Cosa fare quando la natura chiama e non si vogliono lasciare tracce del proprio passaggio ?
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FACCIAMOLA PULITA

Qualche consiglio per andare “in bagno” in natura

Non c’è niente da fare: ormai la natura è stata presa d’assalto dagli esseri umani e più siamo, più è facile rendersi conto dell’impatto che abbiamo. Visto che abbiamo tutti egual diritto di stare in natura, ci sono poche cose che possono farsi per salvarci da noi stessi, ma quelle che si possono fare sono necessarie e inderogabili. Così come è necessario idratarsi e far pipì e andare il bagno (si spera) almeno una volta al giorno. Ma visto che bisogna farlo, facciamolo bene.

Si, avete capito bene: quest’articolo parla proprio di come andare in bagno in natura. Sembra assurdo, ma vi assicuro che ci sono persone che non lo hanno capito bene. Eppure è così semplice. Schiariamoci le idee.

PIPÌ

“Ma che mi devi dire pure come fare la pipì?” può pensare qualcuno. Quello che voglio dire su quest’argomento è poco, ma sento che vada fatto.

Evitate di fare la pipì sul sentiero, sulla traccia di salita con le pelli, o sotto a una via o un sasso che si scala. Soprattutto sulla neve: coprite le vostre tracce, che non sono belle come possono essere belle quelle tracciate in discesa sul polverone. Anche gli animali coprono le loro tracce (o le lasciano se c’è ne è motivo); direi che negli ambienti selvaggi dobbiamo seguire le loro regole e prendere esempio da loro.

Ah, un appunto per le signorine (di cui faccio parte): non è necessario un fazzoletto per pulirsi dopo ogni pipì, ma se proprio non ne potete fare a meno, mettetelo in un sacchetto e buttatelo quando tornare in ambiente antropizzato.

valide alternative alla carta igienicavalide alternative alla carta igienica
un esempio di paletta portatile leggere e ripiegabileun esempio di paletta portatile leggere e ripiegabile

PUPÙ

L’argomento tabù, che nessuno vuole trattare ma che ti insegue fino a ritrovartelo sotto alla suola delle scarpe mentre passeggi sul sentiero: la cacca.

La facciamo tutti, anche noi ragazze ve lo assicuro, e - sarà l’aria buona – ma spesso ci viene lo stimolo proprio quando siamo in natura. Come fare quindi?

Cosa ci serve per “farla” più pulita e meno impattante possibile?

Di cosa hai bisogno:

- Una piccola pala da giardinaggio: la trovi dal ferramenta e in alcuni negozi outdoor o di campeggio ne trovi di apposite pieghevoli e leggere. Io ne ho presa una pieghevole che porto sempre nello zaino. Se non la possedete, potete usare un bastoncino di legno o un sasso.

- Carta igienica: bianca, non profumata, riciclata e riciclabile.

- Un sacchetto di plastica: va benissimo uno di quelli biodegradabili per cani.

- Un bel paesaggio da contemplare

Cosa devi fare:

- Allontanati dal sentiero, dalla falesia, dalla traccia.

- Prendi la tua pala e scava una buca di 16-20 cm. Assicurati che non ci siano corsi d’acqua nelle vicinanze e nel caso ci siano resta sempre distante almeno 30m da questi in modo da non contaminarli.

- Fai i tuoi bisogni nella buca

- Copri la buca con la terra che hai smosso scavando

Se proprio non puoi fare a meno di usare della carta igienica (riciclata e riciclabile, mi raccomando) non seppellirla insieme agli escrementi ma riponila nel sacchetto che ti sei portato. Non vanno assolutamente sepolti fazzoletti, salviette umidificate e assorbenti che non siano biodegradabili. In genere non lo sono! Comunque la soluzione migliore è sempre quella di portare la carta via con te nel sacchetto che ti abbiamo consigliato di procurarti e buttarla al primo cestino o al massimo bruciarla, lontano dal bosco mi raccomando!

when nature calls - Foto @Elisa Bessegawhen nature calls - Foto @Elisa Bessega
La buca realizzata con la palettaLa buca realizzata con la paletta
La buca richiusa che non lascia tracce del vostro passaggioLa buca richiusa che non lascia tracce del vostro passaggio

MESTRUAZIONI

Altro argomento super tabù: ebbene si, le ragazze possono fare attività sportiva anche se hanno il ciclo. Incredibile vero? Pensate a quanto possa essere duro liberare un tiro mentre si sanguina. Tolto questo dettaglio, vorrei dire che trovare assorbenti in natura è ancora più brutto che trovare fazzoletti e pezzi di carta igienica sporca.

In linea generale, la scelta migliore e meno impattante nella vita quotidiana (anche in città, si intende) è quella di usare la coppetta mestruale o gli slip mestruali. Durano una vita, e non si producono rifiuti.

Se utilizzate la coppetta, per “cambiarvi” in natura vi basterà un po’ di acqua extra oltre a quella che intendete bere per lavarvi le mani e pulire la coppetta. Se effettuate questa pulizia sulla neve, ricordatevi di coprire le tracce di sangue altrimenti sembrerà la scena di un delitto e comunque potrebbe interferire con il selvatico.

Se invece non potete fare a meno di usare assorbenti, salviette umidificate e altro ricordatevi di inserirli in un sacchetto che getterete nel primo secchio disponibile.

Per terminare questa micro guida voglio dire che per non lasciare tracce basta usare il cervello. Quello è veramente l’attrezzo da cui non si può prescindere.

Autore
Eva Toschi
Eva Toschi
Scrittrice
Nata in una notte d’inverno a Roma, dove ha vissuto fino a quando ha capito che quello che le interessava fare si trovava fuori dal Grande Raccordo Anulare. Nel 2017 ha iniziato a vivere in furgone e girare per le Alpi per coltivare le sue grandi passioni: la montagna e la scrittura. Collabora con riviste e aziende del settore outdoor e da poco ha pubblicato il suo primo libro, “Per la mia strada - partire e rinascere in montagna”. Eva è un pirata di The Outdoor Manifesto.
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