Una selezione delle 6 via ferrata più facili delle Dolomiti redatta da Amos Sandri
Uno dei tanti modi di vivere la montagna è quello di scoprirla attraverso le vie ferrate. Dalle Dolomiti di Brenta a quelle di Sesto sempre più persone decidono di indossare caschetto, imbrago e dissipatore e seguire il cavo metallico. Ma quali sono le ferrate per principianti più facili delle Dolomiti?
Prima di scoprire quali sono le vie ferrate facili delle Dolomiti è bene fare una premessa. La facilità, quando legata alla montagna, è una cosa molto soggettiva. Una determinata ferrata sulle Dolomiti bellunesi può risultare complessa per alcuni e allo stesso tempo molto semplice per altri. Per quanto riguarda le ferrate vi sono alcune discriminanti che fanno assumere giudizi soggettivi all’esperienza: l’esposizione, la lunghezza o durata e la difficoltà tecnica. Nelle ferrate per principianti che vengono qui elencate si è deciso di scegliere quelle che presentano valori minori, per quanto possibile, per tutti e tre i fattori. Va da sé però che non è sempre possibile trovare uniformità tra di essi. Prima di partire per un’escursione su qualsiasi ferrata delle Dolomiti è bene quindi leggere la relazione ufficiale e valutare quale sia il fattore più complicato per noi. Selezionare la via ferrata in base a questa considerazione, tenendo sempre presente che un buon passo fermo e l’assenza di vertigini sono fondamentali, permetterà di vivere appieno questa magnifica esperienza.
Cosa vuole dire adatte anche ai bambini? Vuol dire che la difficoltà tecnica non è eccessiva e le prese sono molto ravvicinate. Noi però consigliamo sempre di legare i bambini con una corda dinamica per due motivi: il primo è che il peso ridotto dei bambini non è sufficiente per attivare il dissipatore quindi è necessario che tale compito venga assicurato dalla corda; il secondo è che nei tratti senza cavo il bambino può essere tenuto a corda corta (si tratta della progressione con corda più complessa da attuare in sicurezza). Ecco perchè se sei un principiante ti sconsigliamo di portare con te dei bambini e ti suggeriamo invece di affidarti ad un professionista
Oltre alla valutazione dei parametri precedenti se siete alle prime armi con le vie ferrata è bene che sappiate alcune cose che amiamo ripetere alle tante persone che ci chiedono consigli.
Troverete le nostre considerazioni alla fine dell’articolo.
n.d.r. Prima però, se stai leggendo questo articolo perchè stai per fare la tua prima via ferrata e sei un vero principiante, dobbiamo per forza raccomandarci con te su un paio di aspetti.
Prima di tutto è necessario che tu sappia cos’è una ferrata: è un percorso alpinistico molto spesso in verticale che nei punti più difficili, perché esposti, è attrezzato con scalette, funi e staffe in metallo per permettere la salita.
Attenzione: ferrata e arrampicata, anche se possono sembrare simili, non sono la stessa cosa.
Abbiamo detto che la ferrata è un percorso ed è questa la principale caratteristica che la differenzia dall’arrampicata. In quest’ultima, infatti, sono presenti split in parete che permettono di agganciarsi ma sarà necessario trovare anche dei punti di presa per mani e piedi. Nelle vie ferrate difficili invece l’itinerario è prefissato grazie alla presenza di funi metalliche, maniglie e gradini.
Sembra superfluo dirlo ma prima di affrontare le vie ferrate delle Dolomiti è necessario saper valutare la propria preparazione fisica e mentale, per questo se hai fatto solo qualche percorso il nostro consiglio è quello di dedicarti a qualche ferrata facile sulle Dolomiti oppure ad uno dei migliori percorsi trekking sulle Dolomiti come quelli che ti suggeriamo nel nostro precedente articolo.
Qualche altra raccomandazione veloce prima di portarti ad affrontare “virtualmente” le 3 vie ferrate più facili delle Dolomiti:
Assicurati di avere un kit da via ferrata completo, omologato (normativa EN958) e non scaduto (imbrago, casco, doppio dissipatore e doppio moschettone)
Preparati con un abbigliamento adatto all'impresa e ricorda di indossare il casco protettivo nel modo corretto, magari con un adeguato sottocasco in lana merinos Elbec, utilizza i guanti per proteggere le mani e scegli scarpette da arrampicata o scarpe robuste abbinate a delle calze da avvicinamento.
Ricorda che in montagna ogni passo va mosso con consapevolezza e attenzione e che il pensiero “ho tutto sotto controllo, a me non può succedere niente” è lo stato mentale più sbagliato con cui affrontare qualsiasi percorso.
Questa ferrata, che si trova sotto il castello di Arco, si sviluppa sulle pareti orientali del Monte Colodri la cui cima è il punto di arrivo di molte vie d’arrampicata oltre che della ferrata stessa. Questo breve percorso attrezzato, a testimonianza della sua facilità, è stato ideato come via di ritorno per gli scalatori e nel corso degli anni si è guadagnato la fama di ferrata ideale per chi si avvicina per la prima volta a questo genere di escursioni. La ferrata è molto breve e presenta passaggi elementari adatti anche a bambini dai dieci anni in su. Essendo percorsa da principianti di tutte le età è bene arrivare all’attacco con il caschetto già indossato in quanto capita che chi ci precede smuova alcune pietre. Un altro punto di forza, oltre alla sua facilità, è il fattore paesaggistico in quanto, una volta arrivati in vetta, si ha una visuale sull’intero Lago di Garda.
Con questa ferrata entriamo nel cuore delle Dolomiti senza però aumentare il grado di difficoltà. Lasciata la macchina al Passo Gardena si intraprende l’avvicinamento di 45 minuti che si snoda dapprima su stradine immerse nei prati e poi su sentieri più ripidi. Una volta raggiunta la ferrata vera e propria, che ripercorre la vecchia via normale per salire al Grande Piz, si incontrano i primi tratti attrezzati che fanno rientrare questo itinerario nelle “Vie Ferrate” ma che, grazie alla loro semplicità, la rendono molto adatta per i principianti. Il percorso, non particolarmente esposto, è un po’ più lungo del precedente ed è quindi consigliato avere un po’ più di gamba, ma al di là di questo rimane una ferrata facile con un panorama mozzafiato sulle Dolomiti.
Una volta rotto il ghiaccio con le vie ferrate viste sopra ci si può spostare in zona Dolomiti di Sesto per affrontare la Via ferrata Galleria del Lagazuoi. Dal Passo Falzarego si sale fino al rifugio Lagazuoi in circa 2 ore (o in alternativa utilizzando l’impianto di risalita). Le indicazioni per il sentiero attrezzato iniziano all’arrivo della funivia e il percorso si snoda su un discreto dislivello dove però la difficoltà è bassa in quanto si percorrono delle lunghe gallerie scavate nella roccia dai soldati nel primo conflitto mondiale. Questa facile ferrata, grazie alle feritoie delle gallerie, offre un panorama unico al mondo con la vista che si perde sulle Tofane e su tutta la valle dell’Agordino. Il punto forte però è il grande valore storico che caratterizza questo percorso. Le atrocità e il duro lavoro che i soldati hanno dovuto subire durante la guerra e durante la costruzione di questa via risaltano ad ogni passo.
Da tenere a mente che il percorso, sviluppandosi per gran parte all’interno di gallerie, fa si che l’escursionista debba portare con sé la frontale o una torcia in quanto alcuni tratti sono al buio. Per questo motivo nelle grotte può esserci ghiaccio fino a tarda primavera/inizio estate.
La ferrata Ra Gusela è una ferrata per principianti che parte dal Passo Giau e arriva nei pressi del Rifugio Nuvolau. Percorso attrezzato che permette ai neofiti di assaporare il piacere di salire sulla roccia senza incorrere in grossi rischi. Dopo una prima parte di percorso caratterizzata da alcune brevi cengette e alcuni passaggi gradinati si raggiunge un altipiano roccioso e, una volta attraversato, si affronta il crinale finale che con l’aiuto di alcune scalette metalliche porta al Rifugio Nuvolau. Il poco dislivello e il breve sviluppo sono ideali per consentire all’escursionista di svolgere l’escursione in sola mezza giornata sempre avvolto negli straordinari paesaggi delle Dolomiti. Lungo il percorso infatti gli occhi cadranno sulle vette Ampezzane come le Tofane, La Croda da Lago e Sorapiss.
Per chi invece volesse intraprendere una via ferrata più lunga ma dalle difficoltà contenute il sentiero attrezzato Bonacossa è l’ideale. Il lungo itinerario parte nei pressi del lago di Misurina dove si sale il ripido sentiero che in 50 minuti porta al Rifugio Capanna Col de Varda (in alternativa si può risalire utilizzando gli impianti). Da qui parte il sentiero in parte attrezzato caratterizzato per i molti sali e scendi (il dislivello complessivo è ben maggiore di quello assoluto) e per il suo arrivo al Rifugio Auronzo con le Tre Cime di Lavaredo che rubano la scena già durante il percorso. In generale un’escursione faticosa per via della lunghezza e del dislivello ma priva di difficoltà tecniche e con la possibilità, se troppo stanchi o causa maltempo, di interromperla a metà dove si trova il rifugio Fonda-Savio. Nelle estati più fresche c’è la possibilità di incontrare alcune placche nevose che potrebbero richiedere l’uso di ramponi, è sempre bene informarsi preventivamente con il rifugio sulla loro necessità.
Le Dolomiti di Brenta ospitano una moltitudine di ferrate che però, per la conformità di queste montagne, risultano per lo più impegnative e con coefficienti di difficoltà elevati. Per chi è alla ricerca di una ferrata più semplice può optare per il sentiero Sosat, una delle ferrate più facili delle Dolomiti di Brenta ma sicuramente più impegnativa rispetto a quelle viste fino ad ora sia per quanto riguarda la lunghezza sia l’esposizione. Il percorso, che parte dal Rifugio Tuckett per arrivare a quello di Alimenta o al Brentei, si sviluppa molto in orizzontale su tratti spesso esposti e con modesti dislivelli verticali attrezzati. Il maggior impegno fisico di questa ferrata viene però ricompensato dall’ambiente meraviglioso in cui ci si muove.
Queste erano alcune delle vie ferrate più facili delle Dolomiti ma, in conclusione, è utile ricordare che la facilità non deve giustificare l’assenza di dispositivi di sicurezza. Per ogni via ferrata, sia essa più o meno facile, caschetto, imbrago e dissipatore sono d’obbligo! Infine va ricordato che è sempre importante consultare le previsioni meteo di quella zona perché qualsiasi ferrata, anche la più semplice, diventa complicata con tempo avverso. D’estate può infatti nevicare sul Grande Cir e allo stesso tempo fare un caldo insopportabile sulla Colodri!
MEMENTO - Consigli indispensabili per affrontare al meglio le prime vie ferrata
PS: Come sempre in montagna, affidarsi ad un professionista per le prime esperienze può sempre essere la soluzione vincente. Una Guida Alpina può accompagnarvi in sicurezza, insegnandovi come muovervi e soprattutto assicurandovi anche nei tratti più esposti o meno protetti dove bisogna procedere senza esitazione. Questo vi permetterà di testare le vostre capacità fisiche e psicologiche, conoscere i vostri limiti e provare a superarli.
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.... e quando ti sentirai pronto, potrai leggere i nostri consigli per le ferrate più difficili delle Dolomiti!
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