“Il Progettone”. È così che lo chiamammo inizialmente.
L’idea era semplice tanto quanto ambiziosa: salire tutte le montagne della regione più montuosa d’Italia, la Valle d’Aosta, attraverso le vie normali e trascrivere l’esperienza in una collana di 8 guide escursionistiche-alpinistiche.
Fu così che, Andrea ed io, nel 2018, cominciammo a stilare una lista. Ne venne fuori una parecchio lunga! Più di 1200 cime in totale, tra cui anche moltissime montagne sopra i 4000 metri e, ovviamente, anche la più famosa di tutti: il Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa.
Continuavamo a pensarci. Le gambe già scalpitavano per iniziare a mettersi in cammino, la testa cercava di frenarle, valutando con tutta la razionalità possibile cosa significasse questa sfida nel concreto. E il cuore. Beh, il cuore sapeva già la risposta.
Scalare. Fotografare. Raccontare. Una combinazione perfetta.
Abbiamo diviso la Valle d’Aosta in 8 aree, che stiamo percorrendo in senso orario da ormai 4 anni. Ogni anno ci immergiamo totalmente in un territorio per salire tutte le cime e ogni anno pubblichiamo uno dei volumi della collana: il primo è stato il Cervino, con le sue valli di Saint Barthélemy e Valtournenche, quest’anno sarà la volta delle valli del Gran Paradiso, mentre il prossimo anno la zona del Rutor-Sassiere e così via.
Ne è uscito un progetto per certi versi inaspettato, che è qualcosa di più di una semplice collana di guide di montagna: un lungo viaggio nel tempo e nello spazio, a cavallo delle cime della Valle d’Aosta.
Come direbbero in molti, salire in cima ad una vetta è solo la punta dell’iceberg. Al di sotto della superficie visibile c’è molto di più. Ci sono cime che non vengono recensite da anni, per le quali effettuiamo sopralluoghi, cerchiamo la via di salita più logica tra vecchie relazioni e cartine geografiche, raccogliendo i consigli di chi ha già percorso gli stessi itinerari. Ma c’è anche tutto il lavoro editoriale, di scrittura dei singoli volumi. Di ogni itinerario forniamo una relazione tecnica dettagliata, tracciamo l’itinerario sulle fotografie scattate, diamo informazioni sui punti di accesso, sulle difficoltà, sulle disponibilità d’acqua sul percorso, scegliamo le fotografie un po’ per descrivere, un po’ per far sognare, invogliare la salita.
E infine, il progetto è raccontarlo, condividerlo perché come le giornate in montagna sono sempre più belle se condivise.
Quest’anno abbiamo pubblicato il quarto volume della collana Vie Normali Valle d’Aosta, interamente dedicato al Gran Paradiso e alle sue valli: la Val di Rhêmes, la Valsavarenche e la Valle di Cogne. 210 cime recensite, tantissimi itinerari escursionistici-alpinistici pensati per ogni appassionato, dal neofita all’esperto.
GRAN PARADISO: Valle di Cogne, Valsavarenche, Val di Rhêmes
Sinonimo stesso della natura protetta, le valli aostane del Gran Paradiso, incluse nell’omonimo Parco Nazionale, primo istituito in Italia, sono racchiuse da lunghe e ininterrotte dorsali di vette, che ospitano piccoli ghiacciai, laghi e conche detritiche.
Oltre all’unico 4000 dell’area, il Gran Paradiso appunto, le tre valli ospitano cime per tutti i piedi e per tutti i gusti, dall’elegante e magnetica Grivola alle isolate cime della Valeille, presentando vie normali spesso logiche, a volte di modesto impegno tecnico ma dal lungo avvicinamento, altre volte con difficoltà tecniche non banali e in luoghi isolati, su sentieri e tracce dove stambecchi e camosci sono più numerosi di escursionisti e alpinisti.
Per scoprire e acquistare la guida visita il sito di VIE NORMALI
La Valle d’Aosta ha tanto da offrire e c’è tanto ancora da scoprire. Noi piano piano la stiamo percorrendo e ripercorrendo in ogni angolo, salendo ogni cima, per cercare di farla conoscere anche a voi, sia attraverso i volumi, che sui social. Con la voglia di uscire un po’ dal sentiero tracciato, e l’ambizione di promuovere un turismo più lento e sostenibile.
Nelle guide ci sono tutte le relazioni delle salite famose - Cervino, Gran Paradiso, Monte Bianco, Punta Gnifetti, e tante altre - ma le cime più belle sono quelle oltre i percorsi battuti, lungo le tracce degli stambecchi.
Buona Montagna
ELBEC sostiene il progetto di Vie Normali Val d'Aosta dall'inizio. Subito dopo la prima chiacchierata con Federico Rossetti, quando il progetto era ancora tutto da realizzare, abbiamo capito che si trattava di una figata pazzesca. Le pubblicazioni poi non hanno fatto che confermare la prima impresione: sono estremamente chiare nelle descrizioni ed esaustive, veramente un gran bel lavoro!
Sosteniamo Federico e Andrea con i nostri prodotti per accompagnarli lungo le loro salite ... fuori dal sentiero tracciato.
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