E' guerra in Marmolada

La guerra di confine in Marmolada è sempre più accesa. Ma cosa bolle in pentola vermamente?
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E’ guerra in Marmolada

La presunta guerra per ridefinire i confini fra Trentino e Veneto in Marmolada, e più precisamente fra Canazei e Rocca Pietore, è pura finzione.

In gioco c’è la possibilità di rendere fruibile la Marmolada direttamente dal giro sciistico del Sellaronda attraverso la costruzione di una nuova funivia che da Porta Vescovo porterebbe sulla diga del Fedaia e da lì con una nuova funivia raggiungere Sass Bianchet a poche centinaia di metri da Punta Rocca!

L’intervento permetterebbe di eliminare l’attuale accesso dal Padon permettendo agli operatori trentini ed altoatesini di far sciare sul ghiacciaio i propri clienti senza fargli perdere tempo con le vetuste seggiovie che da Arabba portano sino al Padon e diminuendo il rischio che gli sciatori meno abili non riescano a terminare il giro del Sellaronda.

Il progetto ovviamente avrebbe enormi impatti ambientali e non è da escludere che la fondazione UNESCO, seppure molto poco sensibile alle questioni ambientali, possa prendere provvedimenti tali da escludere questa parte delle Dolomiti dai perimetri attuali del patrimonio naturali dell’umanità (con gran sollievo di molti).

Permettere di poter sciare su di un nuovo comprensorio (tutto da creare) sulle pendici del ghiacciaio taglierebbe completamente fuori dal circuito sciistico l’attuale Funivie Marmolada e le seggiovie del Padon (che appartengono alle rispettive società private trentine ed altoatesine) con grave danno per queste ultime e per i lavoratori ed operatori turistici della Val Pettorina che verrebbe in qualche modo tagliati fuori dal circuito del Sellaronda.

In realtà sotto l’apparente polverone mediatico che si sta sollevando e di cui si stanno interessando anche giornalisti importanti del calibro di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera  i grandi baroni del Dolomiti Superski si spartiscono la torta senza troppo dare nell’occhio. La società Padon subirà sicuramente delle perdite che verranno però compensate dai maggiori guadagni della SITC di Canazei di cui fa parte. Del resto gli skilift che rappresentavano la perdita maggiore (in quanto non funzionano in estate) quest’anno non sono stati messi in funzione (un affarone per la SITC ed una perdita netta di fatturato per le strutture alberghiere della Val Pettorina e della scuola sci).

La società Marmolada invece sembrerebbe si stia organizzando per ripristinare la seggiovia del Sass del Mul (i lavori per la costruzione della stazione a Passo Fedaia sono iniziati questa estate con il pretesto di creare un locale ricovero per i gatti delle nevi) e sembra si stia accordando per costruire un collegamento orizzontale lungo il Lago Fedaia per raggiungere l’Eldorado del Sellaronda da Porta Vescovo e creare un grande comprensorio impiantistico intorno alla Montagna.

Nell’articolo di Stefano Vietina sul Corriere delle Alpi il grande patron della Marmolada dopo aver esposto l’importanza dei due nuovi ascensori appena inaugurati che permetteranno anche ai disabili di accedere al ghiacciaio (potranno finalmente sfrecciare in sedia a rotelle fra crepacci aperti e rifiuti emergenti a causa del ritiro del ghiaccio) fa balenare l’ipotesi di un “Giro della Marmolada” in sci.

grande guerra 3

L’Associazione Mountain Wilderness si era mossa sin dal 2015 denunciando con una prima manifestazione in Marmolada gli accordi predatori ed il progetto Fedaia- Sass Bianchet. Nel 2016 in una seconda manifestazione sembrava quasi che la minaccia fosse sventata (Francesco dal Mas corriere delle alpi) e durante un’azione di pulizia del ghiacciaio organizzata in collaborazione con il gestore del Rifugio Pian dei Fiacconi nello stesso anno il Sindaco di Canazei confermava l’importanza di salvaguardare l’ambiente montano e si ergeva a paladino del ghiacciaio parlando di turismo più sostenibile e meno impattante.

grande guerra 2

Dopo il defintivo fallimento del progetto della “La Sportiva” a Passo Rolle che prevedeva di creare un area priva di impianti per le attività outdoor di arrampicata, sci alpinismo, trekking ad uso di fruitori sportivi e sensibili all’ambiente l’assalto della Marmolada sembra confermare il potere indiscusso delle lobby forti dello sci che in barba alla riduzione delle precipitazioni e al cambiamento climatico e grazie agli ingenti finanziamenti europei

continuano a sfregiare il territorio alpino con infrastrutture estremamente impattanti che resteranno ad eterna memoria sui pendii delle nostre montagne per ricordarci la loro piccolezza

Autore
Federico Sordini
Federico Sordini
CEO ELBEC
ELBEC viene fondata nel 2015 da me, Federico Sordini, montanaro DOC (Di Origine Cittadina), architetto laureato a Parigi e specializzato in architettura sostenibile a Losanna. Collaboro con le principali organizzazioni non governative internazionali in progetti di emergenza, post urgenza e sviluppo che mi portano a stretto contatto con realtà complesse in Africa, Asia e Sud America. Ambientalista attivo, Alpinista di scarso livello, Amante della Montagna.
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